I principi di neuromarketing, applicati al web design, producono risultati tangibili. Si basano sull’applicazione della psicologia comportamentale e migliorano l’esperienza utente, limitando lo stress cognitivo e amplificando i messaggi.
Il neuromarketing tiene conto del funzionamento del cervello umano e delle sue scorciatoie per elaborare informazioni: studia le risposte del cervello alla pubblicità e suggerisce come produrre risultati migliori.
Scegliere dove posizionare il logo, quali colori o elementi grafici usare sono azioni che incidono sulla percezione del marchio.
Progettare un sito web o e-commerce tenendo presente alcuni principi base del neuromarketing migliora il business, aumenta i tassi di conversione e incoraggia il consumatore verso una specifica call to action.
Usare la bellezza
La bellezza innesca valutazione favorevole e coinvolgimento. La scelta di utilizzarla, con immagini di persone attraenti, dipende però dal settore: le persone hanno imparato a riconoscere questa tipologia di manipolazione ed attuano una sorta di schermatura mentale. In alcuni settori (cibo, tecnologia, mobili, forniture industriali) l’uso della bellezza pare non avere rilevanza effettiva.
Questo approccio comunicativo, abbastanza abusato, deve essere valutato attentamente.
Immagini: dove posizionarle
Uno stimolo presentato nel campo visivo sinistro viene, inizialmente, ricevuto ed elaborato dall’emisfero destro e viceversa. L’emisfero destro è più adatto per l’elaborazione visuale, quello sinistro è più logico e verbale: posizionare l’immagine sul lato sinistro migliora l’elaborazione della comunicazione, permettendo al messaggio di essere recepito più facilmente.
Invitare a compiere un’azione precisa
Il neuromarketing, nel processo di scelta del taglio fotografico migliore da dare alle immagini da utilizzare nello shop online, può essere d’aiuto: il suggerimento è di adottare una prospettiva che crea connessione con l’utente, aggiungendo nella composizione fotografica altri oggetti che enfatizzano l’azione ( o rimuovi quelli che possono esser d’intralcio alll’immaginazione dell’utente).
Ingrandire le parole
Aumentare la dimensione della superficie del testo, in particolare quella di alcune parole, aiuta a catturare l’attenzione, rendendo più efficace la frase. Ciò avviene perché, nella realtà, la distanza da un oggetto influenza la sua rilevanza biologica per l’organismo.
Foto: orientare lo sguardo del soggetto
Seguire lo sguardo è retaggio primordiale dell’uomo: istinto che ha aiutato gli antenati a sopravvivere in situazioni di pericolo. Per questo, se il soggetto inserito sul web volge lo sguardo verso una call to action o un testo, per l’utente è istintivo seguirlo.
Occorre evitare di orientare i soggetti verso chi guarda/legge: immagini frontali attirano l’attenzione sul soggetto ritratto invece che sulle parti importanti del sito.
Le variabili da considerare sono molte: in primis componente umana e percezione che il pubblico di riferimento ha del sito. Il consiglio è di sperimentare diverse soluzioni con approccio analitico: così, test dopo test, è possibile rendersi conto dei risultati e sapere quale principio di neuromarketing aiuta maggiormente la comunicazione del sito.
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